domenica 22 gennaio 2012


Eccomi qui dopo l’ennesima bocciatura,
in verità sono idonea non vincitrice, sei posti ma io sono ottava, come il dottorato senza borsa, e lo stage senza rimborso spese…hai le competenze e le capacità per partecipare, ma non ci sono i fondi per darti la possibilità di farlo.
Questa come tante altre sono Piccole storie di regolare precarietà.
Ti sei laureata, ci hai messo impegno, qualche lavoretto lo hai sempre fatto, hai imparato le lingue come ti avevano detto, sei andata all’estero, hai fatto lo stage, ti sei messa in gioco…
E poi: benvenuta nella fossa dei leoni.
Nessuno ti dice cosa fare, dove andare o chi chiamare: sei tu da sola, contro tutti.
Donne e giovani sono i più colpiti da questa crisi economica.
Sono esclusi ed espulsi dal mondo del lavoro.
Le classi medie non sono più in grado di mantenere il loro tenore di vita. L’Italia non cresce e ha un debito troppo alto, come ci raccontano di continuo. Qui come altrove, si è deciso di tagliare sui servizi sociali, la scuola, l’università  e la sanità. 
Ma in questo paese - forse più che in altri - ti senti proprio tagliata come persona.
Tagliata fuori, ma anche tagliata dentro, perché il fallimento che ci ritroviamo a vivere diventa giorno dopo giorno anche un fallimento individuale, oltre che globale.

E poi ci sono io. 
Eccomi: Giovane, Donna e figlia della classe media che ha goduto del boom economico italiano.
Ho vissuto in un bel quartiere, con a disposizione più o meno tutto quello che ho sempre voluto.
Laureata da più di qualche mese posso dire con tranquillità e semplicità: che non so proprio dove andare a sbattere la testa!
Non c’è spazio per me, non c’è spazio per noi, in questa Italia del XXI secolo.
Ho riscritto il mio CV centinaia di volte, l'ho tradotto in due lingue, aggiornato per ogni singola proposta di lavoro, adeguato all’azienda e all’annuncio. Ne ho inviati centinaia in Italia, e qualche decina anche all’estero.
Nella maggior parte dei casi non ti rispondono, oppure, come oggi, ti senti rispondere che non c’è più spazio. Non c'è più spazio se non hai un amico o un parente che ti dia una dritta, non c'è più spazio per te che hai fatto una semplice università pubblica e che ancora non hai pagato migliaia di euro per un master.
Non che io sia piccola, né tantomeno posso stare da per tutto, non mi accontento e non sto mai zitta, per questo ho deciso che racconterò qui queste piccole storie…
Le mie sono piccole storie che però vengono vissute ogni  giorno da qualsiasi giovane di questo paese, e di questa Europa, perché la disoccupazione giovanile dilaga. 
Queste storie non sono altro che una delle tante narrazioni di una generazione che non vuole essere più solo giovane. 

Queste sono piccole storie di precarietà…niente altro che vere storie di nuova povertà.

1 commento:

  1. Uma Delfini

    ho 26 anni. parlo fluentemente tre lingue, e un po di polacco. mi sono laureata a roma in scienze politiche poi sono andata a londra a fare un master in antropologia dello sviluppo e dei diritti umani. dopo un tirocinio finto (non esisteva) che ho dovuto pagare in india, ho lavorato per tre mesi in un orfanatrofio. dopo di che ho fatto 4 stage solo uno con rimborso spese. nel mentre per mantenerm...i ho pulito stanze di alberghi, cessi e fatto la cameriera per lungo tempo.
    per poi finire in un minuscolo paesello polacco a fare lo SVE. finalmente al secondo tentativo (dopo aver speso soldi per aereo, treno, albergo: 500 euro a tentativo) sono stata presa al servizio civile per 10 mesi a buenos aires. un sogno avveratosi. tra una settimana avrei dovuto iniziare ma è tutto bloccato. motivo: un ragazzo pakistano residente in italia da 15 anni ha fatto ricorso perchè non è stato ammesso non essendo cittadino italiano. é vero e chi lo sa? forse è piu plausibile pensare che ci sia la mancanza di fondi alla cooperazione dietro a tutto cio... o la richiesta da parte di svariate ong al governo di non comprare due caccia e di dare quei soldi alla cooperazione.

    x approfondire: http://www.mosaico.org/images/articolo_commento_sentenza_syed.pdf

    questa è la mia storia di precarietà, per fortuna non di povertà perche ho due genitori pensionati che mi sostengono.

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    http://www.mosaico.org/images/articolo_commento_sentenza_syed.pdf
    www.mosaico.org

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