giovedì 26 gennaio 2012


La cosa terribile del rincorrere tutto il giorno i vari lavori che uno fa è che ti senti solo e ti ritrovi isolato. Non hai più tempo da dedicare a nulla, e quando ritorni a casa la sera dopo una giornata in cui hai rincorso per tutto il tempo le cose da fare, non riesci a fare nulla né per te né tantomeno per le tue persone care.
E’ così che piano piano inizi a ragionare sempre di più su un piano strettamente individuale.
Ma ci sono avvenimenti che irrompono nella tua routine quotidiana per riportarti alla realtà, a quella vita fatta di emozioni, di relazioni, di legami, di amicizie, di dolori e di amori.
Così è stato oggi per me, e non è stato facile.
Se mi chiedessero, ancora oggi, cosa voglio fare da grande non esiterei a rispondere: “Voglio cambiare il mondo”. Sì, cazzo, io voglio cambiare lo stato di cose esistenti, voglio rendere la mia vita più bella di essere vissuta, voglio trovare un nuovo modo di stare nel mondo e con gli altri che non faccia male né a me né a loro. Voglio, ogni giorno, imparare come si può essere diversi da noi stessi…e semplicemente essere felici.
Per questo ho deciso di lottare per un università pubblica, per questo ho deciso di occupare un posto vuoto e di costruirci un centro sociale, per questo vivo in una casa occupata.
Per questo anche se non ero alla manifestazione No Tav è come se ci fossi stata…i giudici lo chiamerebbero concorso morale!

Ed oggi un mio compagno e tanti altri in tutta Italia sono stati portati in carcere o sono sottoposti ad altre misure cautelari per questo motivo. Perché in migliaia e da anni esigiamo che il modello di sviluppo sia incentrato sulle nostre esigenze e non su quello dei profitti di grandi aziende in odor di mafia.
Il traffico merci diminuisce, abbiamo bisogno di muoverci velocemente  all’interno delle grandi città…e che cosa succede in Italia? Si finanzia la Tav, si tolgono soldi alle aziende dei trasporti pubblici e si tagliano i treni dei pendolari.
Così per raggiungere Milano ci mettiamo 3 ore…e per raggiungere Viterbo…pure!
Questo sì che è un piano per la crescita (se poi veramente di crescita abbiamo ancora bisogno).

Io lotto perché le nostre vite abbiano voce e le nostre parole prendano vita.
Noi saremo ancora in piazza contro la Tav, contro la precarietà, contro un mondo che ci isola…
mentre nessuno di noi è solo,
nemmeno tutti quelli che stanotte dormono in carcere.
Non ci lasceremo soli.

Vi abbraccio
E vi dò la buonanotte.

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